Agenzia delle Entrate (Risposta n. 151 del 10 giugno 2025)
Secondo l’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 151 del 10 giugno 2025, la cessione a titolo gratuito di immobili da parte di un Comune a favore di una società concessionaria nell’ambito di un partenariato pubblico-privato (PPP), prevista come contributo pubblico ai sensi dell’art. 177, c. 6, del D.Lgs. n. 36/2023, è rilevante ai fini IVA. In particolare, pur essendo formalmente una cessione gratuita, essa va considerata come corrispettivo delle prestazioni rese dall’impresa concessionaria (progettazione, costruzione e gestione), in quanto inserita in un rapporto contrattuale sinallagmatico tra le parti, con reciproche prestazioni e controprestazioni tipiche di operatori privati.
Per valutare l’assoggettamento a IVA occorre verificare la sussistenza dei tre presupposti previsti dall’art. 1 DPR n. 633/1972: soggettivo, oggettivo e territoriale. Nel caso di specie, il Comune non agisce nella veste di pubblica autorità ma in modalità privatistica, essendo il rapporto regolato da un contratto con clausole bilaterali (penalità, risoluzione, risarcimento danni), tipiche di operatori economici soggetti passivi IVA. Pertanto, la cessione immobiliare a titolo di contributo costituisce un’operazione imponibile IVA.