Donazioni ai musei archeologici: solo se senza vantaggi per il donante e se favoriscono un arricchimento effettivo del patrimonio museale

ANAC – Parere (Fasc. n. 2582) 9 luglio 2025

L’ANAC con il parere del 9 luglio 2025 (Fasc. n. 2582) rispondendo a una richiesta di precisazioni da parte di un museo archeologico del centro Italia, ha chiarito che un museo archeologico può ricevere donazioni a condizione che esse non siano volte a conseguire vantaggi economici, diretti o indiretti, da parte del donante, e che siano conformi all’interesse pubblico perseguito (o, comunque, all’interesse della collettività) e producano un effettivo arricchimento della sfera patrimoniale del soggetto pubblico beneficiario.

Le donazioni come tutti i processi e le attività svolte dall’amministrazione devono essere analizzate sotto il profilo dei rischi corruttivi che possano eventualmente annidarsi in tali dinamiche, al fine di individuare idonee misure di prevenzione. In particolare, occorre prestare attenzione all’assenza di qualsiasi interesse economico del donante, per evitare che attraverso lo schema contrattuale della liberalità un soggetto privato possa eludere la disciplina dell’evidenza pubblica e conseguire un profitto. È necessario, pertanto, che l’ente, prima di procedere all’accettazione, verifichi la sussistenza di tutti gli elementi essenziali della liberalità (interesse non patrimoniale del donante, conformità all’interesse pubblico e incremento del patrimonio dell’amministrazione)”. In questo modo si tutela l’interesse pubblico e si evitano possibili profitti indebiti mascherati da liberalità.

 

🔗 Donazioni al museo archeologico solo se senza vantaggi diretti o indiretti per il donante