Un ente locale può trasformare una società in house – affidataria del servizio di smaltimento rifiuti e della gestione di impianti essenziali alla gestione del servizio rifiuti – in azienda speciale consortile?

AGCM (Parere AS2063 bollettino n. 10 DEL 17 marzo 2025)

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiarito che la disciplina di riordino dei servizi pubblici locali di cui al d.lgs. n. 201/2022 non esclude in assoluto l’azienda speciale quale modalità di gestione dei SPL, ma ne limita l’utilizzo alla gestione dei servizi non a rete e alle sole gestioni in forma autonoma del SII. Il legislatore ha infatti inteso garantire una organizzazione “industriale” dei servizi a rete (escludendo la possibilità di ricorrere all’azienda speciale), poiché necessitano di investimenti infrastrutturali per rispondere a standard tecnici e qualitativi in continua evoluzione, nonché di un’organizzazione strutturata per garantire i bisogni dell’utenza. Pertanto, la deliberazione si pone in violazione degli artt. 14 e 21 del d.lgs. n. 201/2022, che delineano gli unici regimi gestori consentiti (e pro-concorrenziali) per lo svolgimento dei servizi a rete e la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni essenziali alla gestione di tali servizi, senza annoverare l’azienda speciale. Inoltre, l’Autorità ha rilevato che, il comune non solo ha scelto una modalità di affidamento dei servizi non conforme alla normativa vigente, ma non ha neanche adottato una relazione che dia conto delle valutazioni alla base della scelta della modalità di gestione in violazione degli artt. 5, c.1 e 7, c.7, lett. b), del TUSP (d.lgs. n. 175/2016).

N.B. L’Autorità, pur apprezzando l’intenzione del Comune di voler porre rimedio alle criticità concorrenziali segnalate, ha ritenuto che le informazioni fornite non facciano venire meno le violazioni riscontrate nel parere motivato, trattandosi, allo stato, di mere dichiarazioni di volontà. Pertanto, ha deliberato di proporre ricorso al TAR territorialmente competente contro la deliberazione oggetto del parere.